Questo libro si propone di raccontare i fatti della Storia non accettando le sentenze emesse dai tribunali dei vincitori da cui è discesa la storiografia ufficiale, una storiografia che non ha il coraggio della revisione secondo l’insegnamento che fu di Renzo De Felice, un professore certamente non accusabile di nostalgie fasciste dato che la sua scelta professionale fu orientata proprio dalla sua militanza giovanile nelle file del Pci.
Qualificandosi un improvvisato raccontatore di storie, in parte vissute e in parte sentite raccontare dai protagonisti, l’autore rivendica un racconto del tutto diverso dalla storia ufficiale, perfino avendo la presunzione di negare le sue verità e, non solo per aver letto e digerito i libri di Renzo De Felice, ma per essere buon testimone del suo tempo vissuto con gli occhi bene aperti e la mente sveglia.
La critica dell’autore non si rivolge a quanti si sentono storici per cultura, professione o anche solo per semplice passione, ma agli accademici ufficiali, quelli di successo, privilegiati dalle Istituzioni ufficiali. Di essi passa in rassegna le principali tematiche esaminandone le contraddizioni.
Prima contraddizione fu, per l’autore, quella di celebrare i fasti della liberazione quando a esportare la libertà furono gli imperialisti che, nei due terzi del mondo che apparteneva a loro, praticavano l’apartheid allo stesso modo dei confratelli d’America che ancora chiudevano nelle riserve gli indiani espropriati della terra patria. Senza parlare dei guardiani dei gulag.
Nasce da questa constatazione inequivocabile una sorta di revisionismo sistematico che prende in esame, rilevandone le contraddizioni, le principali opere degli storici ufficiali riguardanti alcuni rilevanti avvenimenti del periodo fascista: la conquista del potere, la guerra d’Africa, le donne della Rsi, gli armadi della vergogna e quelli della menzogna, le lapidi che hanno anticipato le sentenze, l’operazione Huskj e il ritorno della mafia.
Uno spaccato di storia scritta che l’autore ripropone, secondo la personale interpretazione, all’attenzione del lettore svolgendo le proprie aspre critiche senza la presunzione di avere il monopolio della verità ma con l‘invito alla memoria ed al ragionamento per compiere un’opera necessaria di onesto revisionismo della Storia contemporanea.
Autore
Bruno Tomasich
Dettagli
- Editore: Europa Edizioni
- Collana: Fare Mondi
- Data uscita: 17/01/2015
- Pagine: 492
- Formato: brossura ed ebook
- Lingua: Italiano
- Isbn: 9788868544836
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